Con questo articolo intendo spiegare come un cruciverba possa diventare un ottimo strumento pedagogico se utilizzato da un professionista dell'educazione.
Pensiamo ad un bambino di circa 10 anni, che a volte ama andare a scuola e altre volte no a causa della frustrazione che nasce dalle difficoltà che presenta in alcune materie, come ad esempio la geografia. Ora ricerchiamo una strada per avvicinare questo bambino alla materia in maniera non canonica, senza libro e quaderno davanti. Proviamo ad immaginare il potere che per un bambino ha il gioco, inteso come spazio di libertà e di distrazione, di esercizio della fantasia e della creatività, di esplorazione di modalità nuove di apprendimento di conoscenze, di regole, di modi di stare nel mondo, da solo o con gli altri. A questo punto uniamo le due cose: la geografia e il gioco, ed ecco che salta fuori magicamente il cruciverba!
Il cruciverba può diventare uno strumento con valenza pedagogica nel momento in cui viene proposto ad un bambino che lo conosce poco, e che non vi si sia mai veramente approcciato. Il lavoro che possiamo fare è quello di mostrargli come lo si può costruire da soli (o con la guida di un adulto). A questo punto decidiamo di proporne al bambino uno che abbia come finalità il ripasso dei capoluoghi d'Italia. Il bambino molto probabilmente sarà così entusiasta di poter costruire con le sue mani un vero cruciverba che non penserà più alla geografia come ad una materia scolastica, e in questo modo inizierà ad esercitarsi con l'adulto nell'individuazione delle città da inserire nel gioco. In questo modo, gli avrete fatto ripassare i capoluoghi d'Italia
passando per una strada non spesso battuta ma che può condurre molto lontano: la fantasia.
passando per una strada non spesso battuta ma che può condurre molto lontano: la fantasia.







